Quelli che consideriamo problemi e che erroneamente pensiamo che ci tolgano la salute, non sono mai sicari, ma mandanti: ci mettono tra le mani l'arma con cui noi perpetreremo il delitto, ma li incolperemo sempre delle nostre disgrazie. A monte di una difficoltà c'è solo un ostacolo. Nient'altro. Siamo noi a trasformarlo in un problema. Sembrano parenti e non lo sono, perchè mentre l'ostacolo necessita che ci mettiamo in gioco studiando strategie per aggirarlo o per superarlo, quindi potenzialmente ci può rendere persino migliori, il problema, su un piano strettamente emotivo, ci ha già fermato. Ci mette nella condizione di dover constatare i nostri limiti, di rammaricarci del fatto che sia toccato proprio a noi, di dubitare di saperlo affrontare e ci dà una lungimiranza capace di riconoscere la catastrofe nelle conseguenze. Dopodichè, a conti fatti, se fossimo sufficientemente lucidi per accorgercene, tanto gli ostacoli, quanto i problemi hanno una risoluzione
c'è da pensare che vada tutto sempre bene.
RispondiEliminaMaurizio
Ciao Maurizio. Sono un carattere fiducioso: se il mio bicchiere è mezzo vuoto è perchè devo avere già bevuto.
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