Estate è distacco, per me. Da tutto e da molti. Dal sole che arroventa quasi fosse un fabbro che batte sull'incudine i pensieri. Non saprei dire che forma assumano sotto quella brace. Non penso più a quello che manca, ma solo a quello che c’è: il profumo dei tigli, il ronzare delle api, la puntina sul vinile, l’ombra che avanza di soppiatto e sgattaiola via come le lucertole che paiono tutte colpevoli quando sono sorprese al sole, e si dileguano. Anche i desideri, d’estate, cambiano forma. Sono spogli di aspettative, denudati come la pelle al sole: si dice "sì" a un gelato squagliato, ad una pesca che gocciola sull'avambraccio, ad un gavettone, ai piedi nudi nelle infradito, a un ritornello inutile, conservato soltanto perchè fa sorridere. Forse è proprio questo lo scopo dell’estate: ricordarci che, ogni tanto serve non dover risolvere, districare, comprimere. Che è più utile ascoltare il canto della cicala senza chiedersi dove frinisca; accorgersi che la durata di ...
Certo che trovare il tesoro devi solo volerlo, perchè se non scavi in profondità nulla emerge ... Nulla trovi e ci devi lavorare per trovare la vera essenza... La bontà emerge, ma bisogna anche mostrarla non ostentarla soltanto... ciao , sono Desirè Kariny...
RispondiEliminaE' un piacere conoscerti, Desirè e leggerti qui.
RispondiEliminaSono d'accordo, sapere cosa ci sia dentro gli altri è faticoso e richiede quindi molta tenacia, considerando che è possibile solo nella misura in cui ce lo consentono. Significa andare oltre la corteccia dell'apparenza e camminare su un terreno che, a volte, è anche accidentato.
Penso che il tesoro consista proprio nel guadagnare la fiducia di qualcuno fino a conoscerne il segreto.