Penso a quando ti chiedevo: "Mamma, tu che sei saggia, dammi un consiglio" e quel consiglio, ogni volta, erano poche parole, che a te piaceva scandire con un timbro di voce solenne. E il fatto che nel pronunciarle alzassi gli occhi al cielo, mi suggeriva che non fossero la soluzione, ma l'unica strada per trovarla.
Com'eri, mamma?
Una donna pratica che all'improvviso sapeva sciogliersi in poesia. E non riuscivi a raccontare i tuoi ricordi senza appannare gli occhi di lacrime, quasi che volessi lavarli per vederli ancora.
Ti ringrazio di essere stata più pronta a sorridere che a ridere, di non aver aspettato di essere esemplare per dare l'esempio, di aver anteposto la volontà a qualunque intelligenza insegnandomi a desiderare più che ad esigere.
Ti ringrazio di esserti spesa, invece di spendere, di aver pagato perchè avessimo il meglio a costo di rinunce, di aver pregato per insegnarmi a pregare, di aver creduto quando tutto era incredibile.
Domani avresti compiuto 88 anni e oggi ti ho sepolto, perchè non era un nuovo anno che Dio aveva intenzione di farti compiere, ma portare a compimento una vita e ricevere in cambio l'eternità che meriti.
Ciao mamma!
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