Passa ai contenuti principali

Fintanto che l’autunno




IT
Fintanto che l’autunno 
allestirà in un controviale alberato 
una galleria di quadri 
appesi ad un ramo, 
chiunque potrà affermare
di essere stato in una pinacoteca.

GB
As long as the autumn 
sets up a gallery of paintings 
hanging on a branch 
in a tree-lined street, 
anyone can claim 
to have been in a picture gallery.

ES
Cuando el otoño se establezca 
en un boulevar arbolado
una galería de pintura
colgando de una rama
cualquiera podría decir
haber estado en una galería de imágenes.

FR
Tant que l'automne met en place 
une galerie de peintures 
accrochées à une branche 
dans une rue bordée d'arbres, 
tout le monde peut prétendre 
avoir été dans une galerie de tableaux.

Commenti

Post popolari in questo blog

Chi commisera il bucato

  IT Chi commisera il bucato perchè è appeso a un filo, scorda che lo detiene una molletta e che sa dove va il vento.

Ciao mamma!

Ogni volta che mi chiedevano quanti anni avevi, rispondevo: "Va per gli 88", come se l'andare ti avrebbe permesso di raggiungerli e il fatto che la salute vacillasse da tempo e tu  conservassi l'equilibrio tra passetti e tremori, mi aveva quasi persuaso che ci saresti riuscita. Quasi. L'idea che la tua vecchiaia più accidentata potrebbe stare tutta su una sola pagina è confortante, quasi quanto è sconvolgente il pensiero che una pagina la giri in un baleno e poi incomincia qualcos'altro... Penso a quando ti chiedevo: "Mamma, tu che sei saggia, dammi un consiglio" e quel consiglio, ogni volta, erano poche parole, che a te piaceva scandire con un timbro di voce solenne e il fatto che nel pronunciarle alzassi gli occhi al cielo, mi suggeriva che non fossero la soluzione, ma l'unica strada per trovarla. Com'eri, mamma? Una donna pratica che all'improvviso sapeva sciogliersi in poesia e non riuscivi a raccontare i tuoi ricordi senza appann...

Pensieri estivi

Estate è distacco, per me. Da tutto e da molti. Dal sole che arroventa quasi fosse un fabbro che batte sull'incudine i pensieri. Non saprei dire che forma assumano sotto quella brace. Non penso più a quello che manca, ma solo a quello che c’è: il profumo dei tigli, il ronzare delle api, la puntina sul vinile, l’ombra che avanza di soppiatto e sgattaiola via come le lucertole che paiono tutte colpevoli quando sono sorprese al sole, e si dileguano. Anche i desideri, d’estate, cambiano forma. Sono spogli di aspettative, denudati come la pelle al sole: si dice "sì" a un gelato squagliato, ad una pesca che gocciola sull'avambraccio, ad un gavettone, ai piedi nudi nelle infradito, a un ritornello inutile, conservato soltanto perchè fa sorridere. Forse è proprio questo lo scopo dell’estate: ricordarci che, ogni tanto serve non dover risolvere, districare, comprimere. Che è più utile ascoltare il canto della cicala senza chiedersi dove frinisca; accorgersi che la durata di ...