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Pensieri estivi


Estate è distacco, per me.

Da tutto e da molti. Dal sole che arroventa quasi fosse un fabbro che batte sull'incudine i pensieri. Non saprei dire che forma assumano sotto quella brace.

Non penso più a quello che manca, ma solo a quello che c’è: il profumo dei tigli, il ronzare delle api, la puntina sul vinile, l’ombra che avanza di soppiatto e sgattaiola via come le lucertole che paiono tutte colpevoli quando sono sorprese al sole, e si dileguano.

Anche i desideri, d’estate, cambiano forma. Sono spogli di aspettative, denudati come la pelle al sole: si dice "sì" a un gelato squagliato, ad una pesca che gocciola sull'avambraccio, ad un gavettone, ai piedi nudi nelle infradito, a un ritornello inutile, conservato soltanto perchè fa sorridere.

Forse è proprio questo lo scopo dell’estate: ricordarci che, ogni tanto serve non dover risolvere, districare, comprimere.
Che è più utile ascoltare il canto della cicala senza chiedersi dove frinisca; accorgersi che la durata di un respiro consta poi solo di un paio di momenti, gli stessi che d'inverno procuravano l'affanno; lasciar andare come se tutto capitasse e nulla ci appartenesse.
So che a settembre dovrò giustificare così tanta propensione al niente, ma la rimpiangerò e, se potessi, la conserverei come si fa con la marmellata di albicocche, sigillata in un barattolo nella dispensa.

Commenti

  1. So come vivi l'estate.
    Per molti è la stagione della spensieratezza, dell'astensione dal lavoro ordinario. Per i più fortunati è la stagione delle vacanze. Degli incontri, delle cene all'aperto e dei flirt. Ho sentito dire che "flirtare" faccia bene all'umore: lo penso anch'io. Peccato solo che per flirtare, io, debba già provare qualcosa di turgido...

    Goditi i piccoli gesti, le piogge improvvise (che da (T)e esistono!) quando la terra è arida e Agosto è torrido. Goditi il moscerino che rinviene invece d'annegare e il pipistrello che s'ostina a vivere dove (T)u vivi. Goditi i gelati, le pizze, e ricordi: perché più non torneranno. L'estate, invece, tornerà pure l'anno prossimo.

    (T)i (A)bbraccio forte, (A)micheTTa mia.

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    Risposte
    1. Che (M)eraviglia leggerti.
      Racconti l’estate come se mi fossi alle spalle, con (S)entimento, ironia e un filo di malinconia che accarezza.
      Sorrido per quel "turgido", perché so che nel flirtare sei "esigente", o meglio, profondo.
      E mi commuove il modo in cui assegni valore ad ogni piccolo gesto, persino al salvataggio del moscerino e ad Enrichello che è senza più un tetto.
      Hai ragione: l’estate tornerà, ma certi momenti, certi sapori e certe presenze no. E forse è proprio questo che li rende così preziosi.
      Estate, però, è anche Premio Strega sul divano con (T)e😉
      Grazie per questo (A)bbraccio che sa di marmellata di albicocche!
      Ti stringo anch’io, forte, (A)micheTTo

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    2. Mi sono limitato a una coppia di esempi: il moscerino indifeso e spericolato, ed Enrichello, il bello addortmentato in soffitta. Ma avrei potuto parlare del (T)uo amore per le api, la tenera tolleranza per le vespe, il patema d'animo per le formiche o la premura per la cavalletta letteraria... L'elenco è lungo: perché lungo è l'amore che nutri per il dono ch'è la Natura.

      Mancano poche ore al Premio Strega. Ho appena finito di tirare a lucido il divano, sai com'è, non vorrei mai che il (C)olombiano non si percepisse (R)iverito... ;-) ;-)

      (T)i (S)tringo forte, (A)micheTTa mia...

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    3. Ahahah, vuoi proprio farmi arrossire! Sono davvero così epiche le mie imprese da paladina di api, vespe, formiche e cavallette del sottobosco? Chi le conosce meglio di (T)e?
      In tema di Premio Strega, potresti essere il biografo di questa entomologa sentimentale.
      Il (C)olombiano è stato (O)norato che (T)u gli abbia teso il divano come un red carpet. Nelle sue manie di grandezza, afferma di essere stato il solo protagonista al gran galà della letteratura!
      (T)i (S)compiglio con le zampette all'aria,(A)micheTTo mio. Sei meglio di un narratore fuori campo!

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