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Una zolletta e un cucchiaino di zucchero

 

ITUna zolletta e un cucchiaino di zucchero

si sciolgono nella medesima acqua,

eppure laddove l'una pensa di scomparire,

l'altro sta effondendo la sua dolcezza.


GB

A sugar cube and a teaspoon of sugar

dissolve in the same water,

yet where one thinks it is disappearing,

the other is pouring out its sweetness.


ES

Un terrón de azúcar y una cucharadita de azúcar

se disuelven en la misma agua,

pero donde uno cree que desaparece,

el otro derrama su dulzura.


FR

Un morceau de sucre et une cuillère à café de sucre

se dissolvent dans la même eau,

mais là où l'un pense disparaître,

l'autre déverse sa douceur.


DE

Ein Würfelzucker und ein Teelöffel Zucker

lösen sich im gleichen Wasser auf,

doch wo der eine zu verschwinden glaubt,

strömt der andere seine Süße aus.

Commenti

  1. Don Quijote de la Mancha30 aprile 2024 alle ore 03:44

    E' anche vero che al cucchiaino spetta molta più visibilità e onori, ed una bella tinta argentea......lo zuccherò è molto più sobrio nella sua consistenza e nella sua presentazione..... quante volte nella vita siamo zucchero e quante troppe altre facciamo i cucchiaini ? Riflettiamoci un po' su..... ciao carissima !

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    Risposte
    1. La questione che sollevi è tutt'altro che banale! Più spesso di quanto dovremmo, curiamo la forma più della sostanza: nessuno dissuaderà un cucchiaio dal pensare che il cucchiaino non sia all'altezza.
      È opportuno dar peso allo scopo, perchè il fine, non solo giustifica i mezzi come pensava Machiavelli, talvolta li fornisce. Dallo zucchero e dal cucchiaino avremmo tanto da imparare: ad esempio, che dulcis in fundo funziona solo ai pasti, perchè potremmo esserlo più spesso e con tutti; e se vogliamo un caffè zuccherato, oltre ad aggiungere zucchero, occorre girarlo.
      Grazie del tuo passaggio, caro Don Chisciotte!

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  2. Ricordo bene il giorno in cui lessi, per la prima volta, questo (T)uo (A)ffettamento.
    Fu un gioco di strane e curiose associazioni di pensiero.

    La zolletta, fin dai tempi di Furia cavallo del West, mi porta alla mente l'immagine di un purosangue. Il purosangue, bontà sua, mi innesca una situazione di dinamicità ovvero una galoppata. La galoppata suggerisce l'(A)mazzone, poi la (S)alsioTTa, infine la (F)oresta (I)ncantata.

    Quanta strada, se ci pensi. Ed ero partito da quella (T)ua minuscola zolletta di zucchero: difatti, sempre se ci pensi, la catena di associazioni che n'è scaturita, è tenuta assieme da un unico collante: la (D)olcezza.

    Avrei potuto proseguire col mulino, ma... Si sa, chi va al mulino, s'infarina...

    Un (A)bbraccio, (A)micheTTa mia.

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    Risposte
    1. Mmm...questo gioco stuzzica le mie sinapsi: se il capo della matassa è Furia cavallo dell'est, dovendo declinare per problemi di gastrite tutto il caffè che beve, necessariamente va più forte di un jet.
      Il jet è un mezzo. Ipotizziamolo in retromarcia e trasformiamolo in una macchina del tempo, ad esempio una Delorean. Scompigliamo date, località, decisioni. Un parapiglia, insomma!
      Penso proprio che per rivoluzionare in modo così selvaggio, occorra tanta energia: altro che farina! Quella che solo lo zucchero è in grado di fornire.
      Un (A)bbraccio a (T)e, (A)micheTTo mio!

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  3. Una zolletta e un cucchiaino di zucchero

    si sciolgono nella medesima acqua,

    eppure laddove l'una pensa di scomparire,

    l'altro sta effondendo la sua dolcezza.

    Incredibile, fondere in un rapporto dovrebbe essere semplice, come avere a che fare con un bicchiere d'acqua più lo zucchero, valido come esempio di inserimento di qualcosa di buono in un semplice bicchiere d'acqua..
    Nulla è stato creato per far impazzire l'uomo, SIR🔵TAO, c'è soltanto un piccolo lavoro da fare, superabilissimo e piacevole pure se se è qualcosa di limpido, di trasparenza, die esseri insieme, possono contribuire molto ad un netto miglioramento, o aggravare una situazione, dipende dalla disponibilità dell'altra persona a saper ricevere, ciò che noi offriamo...
    Sono soddisfatto, del mio discorso, grazie mille a te IR🔵TAO, AFFETTUOSI SALUTI DA Gianni e Cecilia 😘😘😘♥️♥️♥️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Giovannino, per te interpretare questo mio pensiero è stato proprio come bere un bicchier d'acqua! Per di più zuccherata. Chimicamente acqua e zucchero, in effetti è una soluzione, con tutte le valenze che questa parola può significare: per entrare in una relazione autentica con l'altro è necessario mescolarsi, senza assumere atteggiamenti preventivi che lo impediscano, come nel caso della zolletta che suppone di perdere le peculiarità del proprio stato. Dal canto suo, l'acqua avrà titolo di pensare che sia stato corrotto il suo sapore.
      Interagire è fondersi.
      Un abbraccio a te e a Cecilia!

      Elimina

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