Quelli che consideriamo problemi e che erroneamente pensiamo che ci tolgano la salute, non sono mai sicari, ma mandanti: ci mettono tra le mani l'arma con cui noi perpetreremo il delitto, ma li incolperemo sempre delle nostre disgrazie. A monte di una difficoltà c'è solo un ostacolo. Nient'altro. Siamo noi a trasformarlo in un problema. Sembrano parenti e non lo sono, perchè mentre l'ostacolo necessita che ci mettiamo in gioco studiando strategie per aggirarlo o per superarlo, quindi potenzialmente ci può rendere persino migliori, il problema, su un piano strettamente emotivo, ci ha già fermato. Ci mette nella condizione di dover constatare i nostri limiti, di rammaricarci del fatto che sia toccato proprio a noi, di dubitare di saperlo affrontare e ci dà una lungimiranza capace di riconoscere la catastrofe nelle conseguenze. Dopodichè, a conti fatti, se fossimo sufficientemente lucidi per accorgercene, tanto gli ostacoli, quanto i problemi hanno una risoluzione ...
La Casa della Frase
Tenendo bene a mente i (F)radici intenti che agli (A)micheTTi piacciono tanto, ti strappo il sorriso con un preambolo, prima di passare all'aspetto metaforico e di valenza.
RispondiEliminaAl mio umile desco, si dice:
1. Altezza, mezza bellezza.
2. Doppie (L)abbroTTe, la (V)ampireTTa vien di notte.
3. Nella botte piccola c'è il vino buono, ma finisce presto.
Partendo da questi presupposti mi cimento in un volo pindarico degno del calibro 45 dell'UdD: è l'umiltà lo strumento che consente di regolare la statura.
Pensa che stamattina ne parlavo proprio con una persona per la quale significo qualcosa: lupo tra i lupi e pecora tra le pecore. Il contesto è un altro, ma l'appiglio è lo stesso. Ritengo che le persone debbano valutarsi per i contenuti e non per le misure, e tu che mi conosci sai che non parlo per luoghi comuni. Tuttavia, mi rendo conto che la società che contribuiamo a realizzare ha elevato l'effimero, a valore. Ed io ho voglia di chiamarmi fuori da tutto questo.
Se imparassimo ad amare davvero il nostro prossimo, altezzoso, sarebbe solo un mero desueto aggettivo.
Il mio (A)bbraccio, per la splendida padrona di casa.
Spiritoso e brillante questo (A)micheTTo!
EliminaSono d'accordo con te: la sindrome della gazza ladra rastrella tanta bigiotteria perché luccica.
Il fatto è che, stando a quel che il buio pensa delle stelle, ciò che è davvero (P)rezioso, oltre a brillare, fa brillare.
La radice dell'umiltà è la stessa dell'humus: c'è chi lo calpesta e chi lo coltiva.
Il più umile lo scava, perché sa che nei valori autentici c'è qualcosa di così profondo, che va nascosto agli altri, piuttosto che ostentato.
La padrona di casa contraccambia l'(A)bbraccio sincero.